VELOCITA' RESIDUA E LESIVITA' 2.0

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Il file che allego è l’edizione rivisitata del precedente (viewtopic.php?f=24&t=9870) e le implementazioni riguardano in particolare la verifica automatica sia della Forza residua del pallino ad una certa distanza che anche la copertura dell’area vitale del selvatico con almeno 5 pallini, ritenuti indispensabili per l’abbattimento e la morte del selvatico.

Solamente se entrambe le caratteristiche sono soddisfatte si ottiene il valore “OK” in colore VERDE nella colonna “Esito complessivo”, altrimenti il mancato raggiungimento di una delle due condizioni genera la risposta negativa “NO” in ROSSO.

L’alimentazione dei dati è molto semplice, e per la completa usufruizione delle formule di calcolo servono i seguenti, da alimentare nei CAMPI di colore VERDE.

V0 = è la velocità alla bocca della cartuccia, in mancanza si può alimentare la V1 normalmente rilevata da cronografi e dati di Banco

Distanza bersaglio= la distanza alla quale si vuole verificare l’energia residua dei pallini lanciati alla V0 predetta

Numerazione dei Pallini = Numerazione Italiana dei pallini che si lanciano, più sono grandi maggiore V residua possiedono.

Con questi dati si è già in grado di conoscere la Forza residua dei pallini e viene alimentata la sezione di sinistra del programma, come nella precedente versione.
Nel foglio allegato è presente il seguente caso.

Ad esempio: con una V0 = 400 ms, bersaglio a 32 mt e pallini del n.9 si osserva una V residua di circa 200 ms. Da questa viene calcolata la Forza detenuta dal SINGOLO pallino a quella data velocità che sarà pari a 0,110 Kgmetri (1 Kgmetro è la forza che serve a sollevare 1 Kg ad un 1 metro di altezza).

Nella colonna della “Energia complessiva necessaria all’abbattimento del selvatico” viene calcolato in Kgmetri l’Energia necessaria per le singole specie in base al peso del selvatico. Nel caso di una Starna da 0,350 Kg la Er necessaria all’abbattimento è pari a 0,240 Kgm.

Questo valore è il risultato di una particolare formula ( Er = Radice quinta del Peso Selvatico elevato alla quarta potenza, tutto diviso il coefficiente K). Questa viene ‘calibrata’ dividendo il numeratore per il coefficiente K=1,8 ritenuto prudenziale per una carica oltre i 35 mt.

La formula è frutto di decenni di osservazioni sul campo (Granelli, Pignone, etc..) e ancora usata in fase di progettazione per la determinazione del Potere lesivo necessario ad una certa carica per essere efficace. Il coefficiente K sotto i 25 mt dovrebbe essere aumentato a 2,5 a detta del Granelli.

Se la potenza contenuta dal singolo pallino è superiore o vicina a quella della Energia complessiva per l’abbattimento, nella prima colonna appare il nome del selvatico abbattibile a quella distanza con quella numerazione di pallini e con quella V iniziale.

Ma questa condizione, come vedremo NON è sufficiente.