Nella speranza di trovare conferma o secche smentite alle mie convinzioni che scaturiscono dalle mie esperienze e da quanto leggo nei vostri ottimi interventi.
Come i miei antenati, me medesimo non ho mai avuto la possibilità ne la necessità di bancare una cartuccia. Ma vi assicuro ne ho caricate tantissime e di ottima qualità osservando l’impronta del piombo su di un sasso calcareo 'non farinoso'. Se l’impronta è lucida come lo stagno fuso la cartuccia è ultraveloce quindi attenti alla dispersione; se l’impronta è argentata con un spillo al centro la cartuccia dovrebbe essere in dose ottimale; se, invece è come un segno di matita la cartuccia è scadente.
La densità della rosata è facilmente rilevabile.
Ho scoperto l’acqua calda? Ma la balistica e soprattutto un'arte empirica.
Poi lasciatemi dire quello che tutti sappiamo: una polvere X24 è ottimizzata per cartucce da 24gr; una x32 per 32gr ecc..
Inoltre la produzione sarà sempre più orientata su polveri adatte a dosi ridotte come chiedono i grossi utenti. Personalmente almeno con le polveri economiche non modifico le dosi nella direzione opposta.
Ho scoperto l’acqua calda? Ma la balistica e soprattutto una arte empirica.
Ora dico la verità: tutto questo per augurarvi un felice anno nuovo.
Un cordiale saluto.