La nostra arma = la nostra cartuccia

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La nostra arma = la nostra cartuccia

Messaggioda Gianni » 27 feb 2015, 9:45

Si è spesso accennato al fatto che una cartuccia rende con una canna e non con l'altra.
Molti di questi casi sono dovuti a suggestione o casualità, ma non si può negare che un fondo di verità c'è, vediamo se inquadriamo insieme cosa c'è di vero.
Ogni canna fornisce delle determinate prestazioni e queste si possono sintetizzare in due soli fattori: la velocità dei pallini e l'ampiezza e distribuzione della rosata.
Le canne manometriche hanno delle caratteristiche standart, ad esempio lunghezza di 70cm e foratura compresa fra i 18,2 e i 18,25mm, strozzatura cilindrica per la nuova normativa e 1 stella per quella vecchia.
La normativa è invece meno restrittiva per quanto riguarda le dimensioni della camera di cartuccia e del cono che la raccorda all'anima di canna.
Per cui possiamo dire che i valori che fornisce si discostanto di pochissimo fra un tipo e l'altro di canna manometrica, anche perchè le generosissime dimensioni della canna non permettono torsioni e limitano quasi al nulla le vibrazioni.
Ne risulta che le cartucce testate hanno valori e comportamenti molto simili fra un impianto e un'altro e le cartucce vengono ottimizzate su valori standart.
Il problema inizia quando queste cartucce vengono sparate con il nostro fucile, perchè la canna che montano può esaltare questi valori, oppure inibirli e quindi il rendimento risulta diverso.
Abbiamo detto che i fattori che determinano il rendimento di una canna sono due:
Il primo è la velocità dei pallini all'uscita della canna; se spariamo delle cartucce, che hanno fornito al banco valori esuberanti, in una canna che tende ad inibire la velocità, la cartuccia risulterà molto performante e l'opposto se la cartuccia aveva valori di banco troppo blandi; naturalmente se dovessimo avere una canna che invece esalta le velocità sarà l'opposto di sopra.
La prova per verificare il tutto è molto semplice, spariamo delle cartucce bancate (almeno 5) con il nostro fucile e con l'ausilio di un buon cronografo, in questo modo potremo capire che qualità ha il nostro tubo.
La mancanza o meno di velocità che ci fornisce una canna, non è dovuta solo alla lavorazione del tubo, ma dipende molto da come è concepito nelle quote interne, soprattutto da quanto è lungo il cono di raccordo fra camera di cartuccia e anima di canna.
Il secondo fattore che determina la resa di una canna è come distribuisce i pallini, e qui il discorso si complica molto, perchè ogni canna ha un proprio comportamento e soprattutto ogni cartuccia è diversa dall'altra, quindi le prove in questo senso richiedono una maggiore accuratezza e sensibilità, per capire il carattere della nostra canna e degli strozzatori che montiamo, quando la strozzatura non è fissa.
L'insieme di questi due fattori ci darà il carattere della nostra canna e a quel punto dovremo adattare le cartucce che carichiamo a queste caratteristiche se vogliamo avere il massimo da connubio canna-cartuccia.
Voi che opinione vi siete fatti?
Ciao
Gianni
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