Lungo e difficile è il cammino per la perfezione e non sempre si riesce a percorrerlo tutto… almeno proviamoci!
Ho letto sui vari post che un assetto equilibrato nei suoi componenti deve tener conto delle percentuali delle parti che lo compongono, non ultimo il giusto compromesso polvere/piombo.
Sembra infatti che la polvere impiegata brucia perfettamente quando la sua accensione avviene con un innesco appropriato e quando l’attrito in canna è stabilito dalla superfice della colonna di piombo che insiste all’interno della canna, cioè, a parità di peso della colonna cilindrica dei pallini, tanto più questi ultimi sono piccoli maggiore sarà l’attrito che opporranno al moto verso l’esterno ed influiranno sul regime combustivo tanto da imporre un adeguamento della carica di polvere o della quantità dei pallini.
Ebbene, se questa teoria è corretta e lo è certamente, la domanda che mi pongo e che, spero, avrà la giusta risposta è la seguente:
Se si parla di attrito questo deve essere riferito a quello effettivamente esercitato dallo sfregamento di un materiale su un altro in funzione della superfice interessata e questo si attaglia perfettamente agli assetti ideati in cartucce senza contenitore che espongono la superfice della intera colonna del piombo alle pareti della canna e che richiedono quindi una maggiore quantità di forza lavoro per svolgere bene il proprio compito o che, chiaramente, modificano il regime combustivo della polvere alterandone quindi il rendimento.
Ma quando si usano borre munite di contenitore come cambia il quadro generale se, indipendemente dalla numerazione del piombo utilizzato all’interno del contenitore stesso, la superfice di attrito rimane invariata?
Perché molti, invece, a prescindere da queste considerazioni ritengono opportuno, anzi necessario, adeguare i componenti a seconda del piombo utilizzato?
Certo che questo argomento possa essere utile a comprendere meglio i diversi fenomeni che caratterizzano la balistica e che possa altresì portarci alla realizzazione di prodotti che rispondano sempre di più ai nostri bisogni romantici e pratici, invito quanti hanno nel loro sapere la capacità di colmare, per quanto possibile, le lacune spaventose che mi assillano.
Salutissimi a tutti e specialmente agli uomini di buona volontà,
congifra.