Negli ultimi anni mi sto scontrando con il dilemma della velocità ideale di una cartuccia.
Per capirci meglio dobbiamo fare una piccola parentesi: non è un problema, avendo una strumentazione di controllo, fare cartucce velocissime e con picco pressorio e curva di pressione nella norma e rosate di giusta dimensione e omogenee.
Fino a qualche anno fa ero alla ricerca di questi estremi valori e dopo qualche prova si riusciva a raggiungerli, per poi accorgermi che a caccia ci consentivano di fare tiri incredibili, ma sulle brevi e medie distanze erano spennate e animali raccolti feriti e/o insanguinati.
Ho così iniziato a fare un percorso a ritroso in questa ricerca, con l'intento però sempre di arrivare alla massima prestazione della munizione.
Questa ricerca non è così semplice come potrebbe sembrare, perchè non basta fare cartucce da 390/400 m/s di V1, per ottenere questo risultato, ma è un lavoro molto più di fino.
La velocità in se non è tutto, perchè subentrano in gioco altri fattori, primo fra tutti il clima che abbiamo e il suo tasso di umidità e temperatura, ma anche la mole e il tipo di animale cacciato, il tipo di componenti utilizzati, la grandezza della rosata e del piombo, come viene preso l'animale ecc.ecc.
In pratica il concetto di cartuccia standart è limitativo se si vuole raggiungere il massimo senza incorrere però nel minimo...scusate il gioco di parole.
Vorrei approfondire insieme a voi questo concetto e capire se siete arrivati alla stessa analisi e quali strade avete intrapreso.
Ciao
Gianni