Pareri acquisto cal. 28

[cacciator cortese]

Carissimi Amici, vorrei chiedervi un parere prima di decidermi se acquistare un'arma. La questione attiene ai dubbi sorti circa le caratteristiche di una doppietta marca Siace di Gelmini, mod. 475 P, cal. 28, canne cm. 68, camere 70 mm., strozzature fisse ***/*, legni inglese/inglese, monogrillo e estrattori manuali; l'anno di produzione è 1998 ma l'arma è tenuta in condizioni maniacali, pari al nuovo. Tralasciando il prezzo ché se detto potrebbe condizionare le vostre autorevoli risposte, vi esprimo il mio dubbio: il peso e, in subordine, le strozzature!!!! Le canne hanno un peso punzonato di Kg. 1.330 (?) e l'arma intera fa assestare il display della bilancia elettronica sui 2,900 Kg, grammo più, grammo meno, poiché assemblata su bascula del cal. 20. Ordunque, assunto che la mia tipologia di caccia prevede esclusivamente l'accompagnarmi al cane da ferma, quest'arma nelle sue caratteristiche costruttive, anche se ceduta ad un prezzo basso, potrebbe, considerati il peso e le strozzature, non essere un buon acquisto, dal momento in cui in giro si trovano oramai armi, in pari calibro, ma tutte su bascule dedicate anche se a prezzi notevolmente più alti? Il proprietario lo ha usato raramente e forse per impressionarmi positivamente durante la prova al tav esplose cariche da 26, 28 e 30 gr. di piombo; l'arma, anche nelle mie mani comparando le esperienze che ho con altre mie doppiette in cal. 20 e 12, non mostrò alcun cenno di sbandamento laterale e/o impennamento, solo un lieve rinculo(?). In un successivo post, dopo aver letto le vostre considerazioni in risposta ai miei quesiti, vi comunicherò anche il prezzo del fucile che già in questo momento è nelle mie mani in attesa di decisioni.
Tengo a precisare che sono in possesso di un'altro cal. 28, un sovrapposto F.I.A.S. mod. Condor degli anni '70, canne acciaio Breda da cm. 67.5, ****/**, già camerato 70 mm. e bascula dedicata anch'essa in acciaio del quale allego due foto dalle quali si nota il sistema di chiusura.
Come sempre vi ringrazio e auguro a voi tutti un sentito In Bocca Al Lupo, Antonio.

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